Una delle situazioni più critiche che possono capitare
quando si acquista una casa da ristrutturare, è finire i soldi quando ancora
non sono finiti i lavori di ristrutturazione.
Certo, possono sempre capitare imprevisti eccezionali
durante i lavori, ma, per esperienza, la causa principale di questa situazione
è un errore iniziale nella programmazione dei lavori o nell’
impostazione della pratica di mutuo.
Per evitare di trovarsi in questa brutta situazione,
occorrono alcuni semplici accorgimenti:
Prestare massima attenzione all’ importo dei lavori
stimato all’ inizio, eventualmente aggiungendo già una percentuale prudenziale
per eventuale imprevisti
Non farsi prendere la mano con gli extra durante lo
svolgimento dei lavori stessi. Quello che effettivamente viene fatto durante i
lavori, deve discostarsi il meno possibile dall’ elenco dei lavori definito
all’ inizio (e già comunicato alla banca)
Concordare fin dall’ inizio la tempistica dei pagamenti
con chi deve effettuare i lavori, tenendo conto che la banca, di principio,
eroga la parte di mutuo per i lavori dopo che i lavori sono stati
effettivamente fatti ed il perito della banca li può verificare
L’ ultimo punto indicato sopra è il più delicato. I soldi
della banca non devono servire per anticipare lavori ancora da svolgere, ma
solo per saldare lavori già in parte o totalmente svolti.
Ecco allora che diventa essenziale
per chi si affaccia ai mutui di acquisto e ristrutturazione avere una base di
liquidità propria da utilizzare e poi, eventualmente, da reintegrare col
mutuo della banca.
Che fare però se, nonostante tutte le accortezze
iniziali, finiscono i soldi e i lavori sono ancora da ultimare?
La priorità è indubbiamente quella di finire i
lavori.
Questo anche a costo di richiedere un prestito personale o un
affidamento temporaneo da aggiungere al mutuo e poter così pagare chi sta
facendo i lavori. Se poi la banca deve ancora erogare l’ultima tranche di mutuo
(quella che di solito viene data a fine lavori), sarà magari poi possibile con
quella chiudere – almeno in parte - l’impegno finanziario extra che si è appena
sottoscritto.
Solo con la casa ultimata ed il mutuo
completamente erogato sarà poi possibile provare a rinegoziarlo,
a rifinanziarlo per eventualmente assorbire il prestito non del tutto estinto e
così evitare per un periodo lungo la somma di rate di rimborso di mutuo più
prestito.
Il valore aggiunto di un bravo consulente
creditizio dovrebbe anche essere quello di impostare al meglio la pratica di
mutuo all’inizio perché non si arrivi ad una situazione critica del
genere.
E, aggiungo anche, dire in modo sereno e trasparente ai propri clienti
quando l’ impostazione tecnica e finanziaria iniziale di un’ operazione di acquisto
casa è troppo rischiosa.
Matteo Comelli
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