martedì 31 gennaio 2017

Cosa fare se finiscono i soldi prima di finire i lavori di ristrutturazione?






Una delle situazioni più critiche che possono capitare quando si acquista una casa da ristrutturare, è finire i soldi quando ancora non sono finiti i lavori di ristrutturazione.

Certo, possono sempre capitare imprevisti eccezionali durante i lavori, ma, per esperienza, la causa principale di questa situazione è un errore iniziale nella programmazione dei lavori o nell’ impostazione della pratica di mutuo.

Per evitare di trovarsi in questa brutta situazione, occorrono alcuni semplici accorgimenti:






Prestare massima attenzione all’ importo dei lavori stimato all’ inizio, eventualmente aggiungendo già una percentuale prudenziale per eventuale imprevisti


Non farsi prendere la mano con gli extra durante lo svolgimento dei lavori stessi. Quello che effettivamente viene fatto durante i lavori, deve discostarsi il meno possibile dall’ elenco dei lavori definito all’ inizio (e già comunicato alla banca)

Concordare fin dall’ inizio la tempistica dei pagamenti con chi deve effettuare i lavori, tenendo conto che la banca, di principio, eroga la parte di mutuo per i lavori dopo che i lavori sono stati effettivamente fatti ed il perito della banca li può verificare


L’ ultimo punto indicato sopra è il più delicato. I soldi della banca non devono servire per anticipare lavori ancora da svolgere, ma solo per saldare lavori già in parte o totalmente svolti.

 
Ecco allora che diventa essenziale per chi si affaccia ai mutui di acquisto e ristrutturazione avere una base di liquidità propria da utilizzare e poi, eventualmente, da reintegrare col mutuo della banca.



Che fare però se, nonostante tutte le accortezze iniziali, finiscono i soldi e i lavori sono ancora da ultimare?

La priorità è indubbiamente quella di finire i lavori.



Questo anche a costo di richiedere un prestito personale o un affidamento temporaneo da aggiungere al mutuo e poter così pagare chi sta facendo i lavori. Se poi la banca deve ancora erogare l’ultima tranche di mutuo (quella che di solito viene data a fine lavori), sarà magari poi possibile con quella chiudere – almeno in parte - l’impegno finanziario extra che si è appena sottoscritto.

Solo con la casa ultimata ed il mutuo completamente erogato sarà poi possibile provare a rinegoziarlo, a rifinanziarlo per eventualmente assorbire il prestito non del tutto estinto e così evitare per un periodo lungo la somma di rate di rimborso di mutuo più prestito.

Il valore aggiunto di un bravo consulente creditizio dovrebbe anche essere quello di impostare al meglio la pratica di mutuo all’inizio perché non si arrivi ad una situazione critica del genere.




E, aggiungo anche, dire in modo sereno e trasparente ai propri clienti quando l’ impostazione tecnica e finanziaria iniziale di un’ operazione di acquisto casa è troppo rischiosa.

Matteo Comelli

Nessun commento:

Posta un commento